Alla ricerca dell'equilibrio
Tuttavia, come in tutto ciò che riguarda l’alimentazione, la degustazione di formaggi richiede misure ed equilibrio. È importante regolarsi nel numero di assaggi che si fanno e mantenere un equilibrio nella quantità di formaggio presente nel piatto.
Un tagliere di formaggi può raccontare, a volte più di qualsiasi altro piatto, la storia e la cultura di un territorio. L’importante è assemblare il tagliere con cura, mantenendo l’attenzione sulla tipicità e sulla qualità dei formaggi selezionati.
Tagliere di formaggi: una questione di ordine
Per il nostro tagliere di formaggi, selezioneremo sei prodotti che raccontano come i casari trasformano il latte in cacio: freschi, semistagionati, stagionati, erborinati e aromatizzati. Li disporremo rigorosamente in quest’ordine, evitando di “stancare” la bocca con intensità aromatiche importanti che potrebbero impedire di cogliere le sfumature dei formaggi più delicati.
Se invece vogliamo una bella esperienza sensoriale, possiamo preparare un tagliere di formaggi a base di latte di capra o di pecora. Anche in questo caso, disporremo i formaggi in senso crescente dal più fresco e delicato verso quello più stagionato e intenso, per un’esperienza di degustazione completa.
Mieli e confetture: con moderazione!
Per evitare l’errore di inserire nel nostro tagliere solo una tipologia di formaggio o di coprire i formaggi con miele o confetture, è meglio scegliere una varietà di formaggi in diverse stagionature. In questo modo, eviteremo di stancarci presto e di appesantire la bocca.
È importante “staccare” con un formaggio che permetta al nostro palato di rilassarsi e non affaticarsi troppo. Possiamo aggiungere al centro del tagliere un chicco d’uva o un gheriglio di noce per pulire la bocca. Inoltre, possiamo includere un cracker o un grissino per accompagnare i formaggi.
Infine, ricordiamo che miele e confetture devono accompagnare il formaggio e non coprirlo, per apprezzarne appieno il sapore e le sfumature.